Ė legata al leggendario arrivo dell’icona bizantina della Madonna Nera, esposta sull’altare maggiore, a cui è collegata anche l’etimologia del nome Positano. Trasformata in versione barocca nella seconda metà del ‘700, la chiesa presenta uno svettante campanile edificato nel 1707. Sotto l’oratorio, a otto metri di profondità, si trovano i resti della Villa di Positano, che con i suoi magnifici affreschi dai vividi colori è l’unico esempio di pitture romane in Costiera. Coperta dai materiali vulcanici dell’eruzione del Vesuvio, la sua parte ipogea con gli utensili e i mobili originari è diventata sede del Museo Archeologico Romano di Santa Maria Assunta, aperto al pubblico tutto l’anno.